Supermagic “Meraviglia 2015”, in attesa di “Sogno 2016”


supermagic-2015Non fosse crollato l’ultimo piano dello stabile dove si trova il teatro Olimpico a Roma, oggi stareste leggendo una recensione sullo spettacolo “Supermagic 2016: sogno”.

L’appuntamento è stato ufficialmente spostato presso la nuova location dell’Auditorium della Conciliazione a Roma dal 13 al 22 maggio. Si attendono ancora conferme ufficiali sul sistema di riassegnazione dei posti per i biglietti già acquistati. Conferme che si sperano arrivino presto, in quanto a maggio, si sa, tanta “magovalanza” potrebbe essere impegnata tra matrimoni e comunioni.

Visto che al momento in cui scrivo non è ancora chiaro se è possibile esprimere una preferenza, speriamo che la nuova data sia confermabile per il 18 maggio, che sarebbe comoda per noi che abbiamo già preso i biglietti a suo tempo. Tutte le informazioni saranno disponibili nei prossimi giorni sul sito ufficiale www.supermagic.it… se avete già preso il biglietto e già conoscete la vostra data, scrivete pure nei commenti quando sarete lì. Sarebbe un piacere incontrare altri colleghi.

Certo la cornice dell’Olimpico rese tutto ancora più magico quando il 3 febbraio del 2015 mi recai ad assistere allo spettacolo in compagnia di altri tre amici maghi napoletani, Marfi, Pakito e Aversa, e sarà un peccato non poter ritornare nello stesso teatro.
Il ricordo del “Supermagic 2015: meraviglia” è ancora vivo, anche se un pò diluito dal tempo e dall’acqua che prendemmo all’uscita del teatro. Partiti da Napoli senza ombrelli in un bel pomeriggio di inizio febbraio, ci ritrovammo infatti nel mezzo del diluvio universale a fine spettacolo. Ma forse proprio le risate fatte in quei momenti rende il ricordo ancora più piacevole.

Dopo l’apertura di Remo Pannain, che da anni rinnova mirabilmente la tradizione del suo supermagic, e che si rivedrà nel corso della serata rispolverare la vecchia illusione della lampadina di Houdinì, il ruolo di guida in questo straordinario viaggio nel mondo magico è affidato ad un altrettanto straordinario Bustric, che a mio avviso si prende il 50% del merito della teatralità dell’intera serata.

Inizia quindi la carrellata di ospiti a cominciare da Po Cheng Lai dall’estremo oriente, che, come da loro tradizione, inizia una infinita produzione di ventagli. Arrivato a 30 nel giro di un minuto, smetto di contarli. E lui va avanti molto più a lungo.

Interessante a seguire l’esperimento di Luca D’Agostini che porta sul palco il close-up. Ma per quanto l’effetto sia ben  eseguito in presenza di due testimoni scelti tra il pubblico e a favore di maxischermo, radica in me la convinzione che ogni magia ha un suo habitat naturale, ed il teatro non è quello del close-up.

Di Joseph Gabriel ricordo poco. Solo che presentava numeri con le colombe e le anatre e che una di questa aveva deciso di andarsene in giro per tutto il palco creando un pò di scompiglio. Ottimo esempio, anche se involontario, di misdirection.

Poi arriva il carico di adrenalina di Ottavio Belli con le sue grandi illusioni. Apprezzo la musica metal più di altri. Apprezzo le sue grandi illusioni meno di altri. Ma la magia, si sa, è spesso questione di gusti e punti di vista, e per me tutto ciò che deve succedere su un palco deve avere la sua motivazione, a partire dalla forma delle illusioni stesse.

Con Tony Chapek riscopro il piacere di vedere l’originale, dopo le varie reinterpretazioni italiane più o meno riuscite. Magia interattiva col video. 10 minuti bastano. 11 sarebbero troppi. Fortunatamente sono 8 e merita applausi a scena aperta.

A mio avviso i migliori della serata sono Carlo Truzzi e Simona che presentano una suggestiva performance di ombre cinesi. I personaggi, anche senza l’aiuto della giusta musica, sono perfettamente riconoscibili, e questo fa la differenza con gli altri loro colleghi di settore. Bravi davvero.

Il finale è affidato ad Enzo Wayne, di cui resta impresso l’ultimo numero: l’apparizione sul palco di un elicottero, che visto il tempo che ci aspettava fuori, sarebbe tornato più che utile per rientrare a Napoli.

Blog del Mago Mergellino


Una risposta a “Supermagic “Meraviglia 2015”, in attesa di “Sogno 2016””

  1. Bravo Mergellino! Una recensione dettagliata, compunta, sintetica e mai banale! Hai espresso le tue opinioni lasciando comunque al lettore ampi margini per farsene una propria. Io il Supermagic 2015 purtroppo non l’ho visto ma grazie al tuo articolo almeno posso immaginarlo con un minimo di cognizione di causa! I miei complimenti.

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